Tutte le prime visite pediatriche da fare al bambino

Si tratta di appuntamenti importanti per valutare il suo stato di salute generale, il regolare sviluppo neurologico e psicomotorio, le sue competenze linguistiche e capacità relazionali

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Tutte le prime visite pediatriche da fare al bambino

Le visite pediatriche del bambino nei primi tre anni di vita sono appuntamenti molto importanti per valutare il suo stato di salute generale e monitorarne il corretto sviluppo. Si tratta dei cosiddetti bilanci della salute, ossia controlli di routine fissi e programmati con il pediatra.

Tra zero e sei anni si procede con la raccolta e il monitoraggio di una serie di informazioni: peso, altezza, circonferenza cranica. Inoltre, vengono valutate le capacità sensoriali e lo sviluppo psicomotorio, si controllano linguaggio, udito e vista e tutto quello che è specifico per ogni singolo bambino anche all’interno della relazione con i suoi genitori e dell’ambiente della sua famiglia.

Vediamo allora nel dettaglio quali sono gli appuntamenti più importanti nel percorso di crescita del bambino e in che cosa consistono.

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Quando fare le prime visite pediatriche del bambino?

Solitamente, la prima visita pediatrica viene effettuata nel corso delle prime due settimane dalla nascita e, in ogni caso, non oltre il primo mese di vita.

Lo scopo principale è valutare:

  • allattamento
  • crescita del peso, altezza, circonferenza cranica e fontanella anteriore
  • anche
  • occhi
  • genitali
  • comportamento neurologico (ipotono-ipertono-presenza riflessi neonati)
  • eventuali malformazioni (non visibili alla nascita)
  • stato di salute e di benessere della mamma

La seconda visita deve effettuarsi nel corso del secondo mese del neonato.

È un appuntamento molto importante perché, oltre alla verifica delle condizioni base di crescita ponderale e comportamento neurologico del neonato, è il momento per dare indicazioni ai genitori su come relazionarsi con il proprio piccolo, come guardarlo e come parlargli (baby talking).

Il pediatra deve dare indicazioni concrete su come stabilire dei ritmi abitudinari di alternanza tra poppate, sonno e pause attive; come affrontare le possibili crisi di pianto inconsolabili (vedi le cosiddette coliche gassose), come iniziare una “educazione” al sonno notturno.

Va affrontato con i genitori anche l’argomento dei vaccini che saranno proposti nel terzo mese:

La visita dei tre mesi deve verificare e consolidare le indicazioni date precedentemente: ormai il neonato oltre a crescere con ritmo costante dovrebbe avere una organizzazione della giornata abbastanza regolare.

In questa visita, vengono verificati alcuni fondamentali progressi neurologici riguardo al controllo del capo, prensione con la mano, scomparsa di alcuni riflessi neonatali.

La visita tra 4 e 6 mesi è molto importante perché si affrontano con i genitori i seguenti argomenti:

  • i prossimi futuri cambiamenti di alimentazione (introduzione della frutta fresca-svezzamento)
  • come stimolare l’apprendimento del linguaggio
  • come stimolare le abilità motorie del lattante, con quali attività e giochi

Le visite pediatriche del bambino fino all’anno di età

Le successive visite fino all’anno dovrebbero seguirsi ad intervalli di due mesi: cambia il ritmo di crescita del lattante, ma vi è uno straordinario sviluppo psicomotorio che va monitorato.

Durante le visite vanno verificate le capacità uditive e di risposta, l’attitudine alla relazione, la capacità di stare seduto e poi spostarsi nell’ambiente. Devono, inoltre, essere date indicazioni sui cambiamenti di alimentazione, su quali stimoli dare, sulla lettura quotidiana di libri, sulla prevenzione del soffocamento, sull’uso dei mezzi tecnologici.

A 12 mesi si approfondisce il discorso sull’alimentazione, si verificano insiemi con i genitori le indicazioni date in precedenza e vengono fornite informazioni sui vaccini da fare tra i 13 e 15 mesi, ovvero:

Successivamente i controlli si seguono con intervalli di 4-6 mesi, dopo i 3 anni con ritmo annuale fino all’adolescenza.

Nelle diverse età l’attenzione si concentra su varie tematiche:

  • corretta ed equilibrata alimentazione (vedi rischio sovrappeso)
  • regolare sviluppo motorio
  • regolare sviluppo del linguaggio e della capacità di relazione
  • buona qualità del tempo libero (uso strumenti tecnologici)
  • eventuali disturbi dell’apprendimento (deficit di attenzione, dislessia)
  • qualità dell’inserimento scolastico (bullismo)
  • problematiche ortopediche (postura, scoliosi, piede piatto)
  • in adolescenza vaccino papilloma virus
  • in adolescenza i temi che riguardano l’abuso di alcool o sostanze, i disturbi alimentari, l’educazione e informazione sessuale

Quando fare la prima visita oculistica?

Le visite oculistiche nei bambini servono a individuare tempestivamente le cause di eventuali disturbi che possono compromettere la salute della vista e il suo normale sviluppo.

Eventuali malformazioni del bulbo oculare o delle palpebre, la presenza di gravi patologie familiari (cataratta, glaucoma), la presenza di grave strabismo, nistagmo richiedono una valutazione oculistica precoce fin nei primi mesi di vita.

La prima visita filtro per tutti i bambini è raccomandabile tra i 2-3 anni per escludere l’ambliopia (occhio pigro).

Ugualmente è necessario un controllo oculistico quando vi siano le seguenti condizioni:

  • si avvicina al televisore per vedere
  • avvicina al viso gli oggetti per osservarli
  • assume posture “storte” mentre disegna o scrive
  • in caso di congiuntivite recidivante che non si è risolta con i farmaci
  • bambino che con gesti ripetuti manifesta disturbo agli occhi
  • i genitori sono entrambi affetti da gravi difetti della vista

La successiva visita oculistica va programmata tra i 5-6 anni, poi con intervalli di due anni fino alla stabilizzazione della crescita a fine adolescenza.

Quando la prima visita odontoiatrica?

Il pediatra nelle sue visite valuta sempre lo stato di salute della bocca:

  • regolare eruzione dei denti
  • presenza di carie
  • applicazione di corrette abitudini di igiene orale e fluoroprofilassi
  • corretta occlusione dentale (rapporto tra arcata superiore e inferiore)

Il pediatra rinforza le abitudini che conservano la salute della bocca: alimentazione corretta ed igiene.

Salvo quindi il rilievo di malformazioni o importanti malocclusioni (III grado) o assenza di eruzione di denti la prima visita dal dentista può essere effettuata intorno ai cinque anni.

A partire dai sei anni, comincia la permuta dei denti da latte e l’eruzione dei primi molari permanenti. Questi sono particolarmente suscettibili alla carie a causa della loro conformazione per questa ragione è raccomandata la sigillatura (chiusura dei solchi con una resina) effettuata dal dentista.

Dalla età scolare in poi fino ad adolescenza conclusa le periodiche visite odontoiatriche (ogni due anni) verificano le successive permute dei denti e soprattutto le modifiche nel tempo della occlusione dentale nell’eventualità di dovere ricorrere a correzione con apparecchi ortodontici.

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Quando la prima visita dermatologica?

La presenza di emangiomi alla nascita o comparsi nel primo anno di vita richiedono una valutazione dermatologica precoce.

La presenza e le caratteristiche di eventuali nei o chiazze pigmentate della pelle viene controllata dal pediatra nei bilanci di crescita e se presentano caratteri particolari per aspetto, estensione e sede si deve richiedere la visita dal dermatologo.

I nei se numerosi in età adolescenziale possono richiedere controlli periodici e mappatura da parte del dermatologo.

Il pediatra, di solito, diagnostica e cura altre alterazioni della pelle come:

Il mollusco contagioso e la scabbia, invece. necessitano di consulenza dermatologica.

Foto di Julio César Velásquez Mejía da Pixabay