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Bambini

La pandemia rallenta la lotta al morbillo: 22 milioni di bimbi non vaccinati

Nel 2020 sono stati tre milioni in più rispetto all’anno precedente i bambini che non hanno fatto la prima dose. Senza un intervento tempestivo, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, questa infezione rischia di tornare a diffondersi in tutto il mondo

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La pandemia rallenta la lotta al morbillo: 22 milioni di bimbi non vaccinati

La pandemia frena la lotta al morbillo. Nel 2020, infatti, a causa dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, 22 milioni di bambini hanno mancato l’appuntamento con la prima dose di vaccino. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, se non dovessero essere prese misure efficaci e tempestive, questa infezione potrebbe tornare a creare problemi a livello globale.

Casi di morbillo in diminuzione, ma è la “quiete prima della tempesta”

Nonostante i casi di morbillo stiano facendo registrare un calo rispetto agli anni passati, l’allerta resta molto alta. Nel 2020 i casi di morbillo segnalati sono stati l’80% in meno rispetto all’anno precedente. Tuttavia, su questo dato potrebbe aver influito l’emergenza pandemica da Covid-19. Dal punto di vista del monitoraggio del morbillo, infatti, il 2020 è stato anche l’anno, negli ultimi dieci, in cui si è registrato il numero più basso di campioni inviati per i test di laboratorio. I bambini che hanno mancato la prima dose di vaccino sono stati 22 milioni, tre milioni in più rispetto al 2019. “Mentre i casi di morbillo segnalati sono diminuiti nel 2020 – spiega la dottoressa Kate O’Brien, direttrice del dipartimento Immunizzazione, vaccini e prodotti biologici dell’Organizzazione mondiale della sanità – l’evidenza suggerisce che stiamo probabilmente vivendo la quiete prima della tempesta”.

I sistemi di immunizzazione e sorveglianza in affanno

A causa della pandemia da Covid-19, sono state rinviate 24 campagne di vaccinazione contro il morbillo in 23 Paesi, che erano state programmate per il 2020.

Il virus del morbillo è uno dei più contagiosi al mondo, ma è quasi interamente prevenibile grazie al vaccino. Negli ultimi 20 anni si stima, infatti, che abbia evitato 30 milioni di morti in tutto il mondo. Dal 2000 al 2020 le morti causate dal morbillo sono scese da oltre un milione a 60.700.

Il fatto che la trasmissione del morbillo riparta all’interno di una comunità è un chiaro segnale della scarsa copertura vaccinale. Allo stesso tempo, è l’indicatore del fatto che i sistemi sanitari non riescono a raggiungere la popolazione più a rischio.

Il progresso globale verso l’eliminazione del morbillo e la capacità di prevenire la diffusione virale passano dalla copertura vaccinale. I Paesi dovrebbero garantire, sottolinea l’Oms, ai bambini di ricevere entrambe le dosi raccomandate. Al contrario, nel 2020 la copertura della prima dose è scesa e solo il 70% dei bambini ha ricevuto la seconda, assai al di sotto della soglia del 95%, necessaria per proteggere la comunità dal virus.