Alla fine del mese di ottobre è scattato in Italia l’allarme per l’epidemia di virus sinciziale (VRS), un patogeno che infetta l’apparato respiratorio e colpisce soprattutto i bambini nei loro primi mesi di vita.
Solitamente, questo virus arriva tra dicembre e gennaio, ma quest’anno ha anticipato di due mesi la sua manifestazione, cogliendo un po’ di sorpresa gli operatori sanitari. Diversi, infatti, sono stati i bambini piccoli finiti in pronto soccorso o ricoverati in terapia intensiva.
Ad oggi, contro il virus sinciziale non esiste un vaccino specifico, ma tre sperimentazioni vaccinali per le mamme sono arrivate alla fase III e sono disponibili terapie con anticorpi monoclonali. Queste ultime, però, sono indicate al momento solo per bambini nati prematuri o particolarmente fragili.
Cerchiamo allora di capire quali sono le caratteristiche principali di questo virus, quali le manifestazioni sintomatologiche e i segnali da non sottovalutare nei più piccoli.
Che cos’è il virus respiratorio sinciziale (VRS)
Il virus respiratorio sinciziale (VRS) è un patogeno che colpisce l’apparato respiratorio di soggetti di tutte le età, ma in particolare i bambini nei loro primi mesi di vita. In questa fascia della popolazione, inoltre, l’infezione può diffondersi anche nelle vie aeree inferiori provocando patologie anche severe come bronchioliti e polmoniti.
Essendo un patogeno respiratorio, il virus sinciziale può essere trasmesso attraverso le vie respiratorie con le particelle rilasciate nell’aria quando un soggetto infetto tossisce o starnutisce. Inoltre, il VRS può sopravvivere anche per diverse ore sulle superfici di maniglie, tavoli e oggetti vari.
Prima causa di ricovero sotto l’anno di età
L’infezione da virus respiratorio sinciziale è una delle patologie più comuni tra i bambini sotto i due anni. Rappresenta, peraltro, la prima causa di ricovero in ospedale tra i bambini sotto l’anno di età. Il periodo epidemico nel nostro Paese, generalmente, è previsto per dicembre, con un picco tra gennaio e febbraio. Quest’anno, però, il virus ha anticipato di circa due mesi il suo arrivo.
I sintomi dell’infezione: segnali da non sottovalutare
Le manifestazioni sintomatologiche dell’infezione da VRS sono molto simili a quelle di altre malattie respiratorie virali. Tra le principali ci possono essere:
- secrezioni nasali
- tosse e respiro sibilante
- febbre
- inappetenza
- difficoltà respiratorie
Nei bambini, in particolare, ci sono dei segnali che i genitori non devono trascurare e in presenza dei quali è opportuno rivolgersi ad una valutazione specialistica. Sicuramente, l’alimentazione è uno dei principali aspetti da tenere sotto controllo. Se si riduce, potrebbe voler dire che l’infezione sta peggiorando. Allo stesso modo, anche episodi di apnee e la comparsa di difficoltà respiratorie rappresentano dei campanelli d’allarme da non sottovalutare e per i quali sarebbe necessaria una valutazione ospedaliera.
(8 Novembre 2021)