Bambini

Impatto psicologico del lockdown per 3 bambini su 4

Il 75% della popolazione infantile ha subito le conseguenze delle restrizioni imposte dalla pandemia. I risultati dell'indagine condotta dall'ospedale pediatrico Gaslini di Genova

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Impatto psicologico del lockdown per 3 bambini su 4

Nel 75% della popolazione al di sotto dei 18 anni si riscontrano importanti conseguenze psicologiche e somatiche a seguito del lockdown. Il dato emerge da un’indagine condotta dall’ospedale pediatrico Gaslini di Genova e guidata dal neurologo Lino Nobili, che dirige il dipartimento di Neuropsichiatria infantile dell’istituto. I risultati dello studio dal titolo “Impatto psicologico e comportamentale sui bambini delle famiglie in Italia” sono stati presentati al ministero della Salute.

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L’indagine

A quindici giorni dall’inizio del lockdown, Irccs Giannina Gaslini ha messo a disposizione, sul proprio sito, un questionario da compilare in forma anonima. Lo scopo era quello di indagare l’impatto psicologico delle restrizioni imposte dalla pandemia su bambini e adolescenti.
Tra il 24 marzo e il 3 aprile hanno aderito all’invito di partecipare alla compilazione del questionario 6800 soggetti da tutta Italia, con prevalenza delle regioni del Nord e dell’alta Toscana. Il 64,7% delle persone che hanno compilato il campione è di sesso femminile, con età nella fascia dei 40-45 anni.

Quasi la metà del totale, 3245 partecipanti, ha dichiarato di avere figli minorenni a carico. A loro volta queste famiglie erano divise a metà tra quelle con figli al di sotto dei 6 anni e quelle con figli maggiori di 6 anni.
Nel dettaglio, ad accusare l’impatto psicologico del lockdown è stato il 65% i bambini sotto i 6 anni e il 71% dei bambini e ragazzi dai 6 ai 18.

I sintomi più frequenti

Risveglio notturno, difficoltà ad addormentarsi e di concentrazione, irritabilità, inquietudine, ansia da separazione e paura del buio. Questi i sintomi riscontrati nei bambini al di sotto dei 6 anni. Nella fascia di età dai 6 ai 18 anni, a queste manifestazioni dello stato psicologico si sono aggiunti anche disturbi somatici.

Gli effetti sono stati:

  • difficoltà ad addormentarsi,
  • irritabilità e sbalzi d’umore,
  • fatica a svegliarsi,
  • evidente spostamento del ritmo sonno-veglia,
  • utilizzo improprio dei media,
  • sensazione di fiato corto.

Quanto ha influito il malessere dei genitori

Nello studio i comportamenti disfunzionali di bambini e ragazzi sono confrontati statisticamente con il malessere dei genitori. Due dati che risultano strettamente legati. All’aumentare dei sintomi di stress da Covid-19 nei genitori (come disturbi d’ansia, dell’umore, del sonno, consumo di farmaci ansiolitici) corrisponde un aumento dei disturbi emotivo-comportamentali dei figli minori. Questo è avvenuto “indipendentemente dalla pregressa presenza di disturbi della sfera psichica nei genitori”, come si legge nell’indagine. Ma se i genitori avevano pregresse problematiche di natura psichica, queste hanno contribuito ad accentuare i disturbi della sfera emozionale legati alla pandemia. Un altro fattore che ha contribuito a rendere più evidenti i sintomi di disagio psichico è stata la presenza, all’interno delle famiglie, sia di persone anziane che di bambini.

Le conclusioni

“Aver messo in atto dei percorsi di supporto psicologico e neuropsichiatrico alle famiglie e ai bambini, come è stato fatto dal nostro Istituto, non solo ha fornito un aiuto nella fase acuta ma potrebbe ridurre i rischi di sintomalogie post-traumatiche perduranti nel tempo”, scrivono i ricercatori che hanno condotto lo studio.

“Come espresso dal gruppo dell’University College of London in collaborazione con il National Institute for Health (NIH), oltre alla necessità di misure di controllo del rischio di contaminazione è necessario mettere in atto procedure di tutela del benessere mentale sia delle popolazioni fragili che degli altri”.

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