Gravidanza

Coronavirus in gravidanza, le risposte alle domande più comuni

Le donne gravide sono una categoria più a rischio delle altre? Quali precauzioni prendere e come comportarsi se si contrae l'infezione. Le risposte della ginecologa Elisa Sipio

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Coronavirus in gravidanza, le risposte alle domande più comuni

Le donne in gravidanza sono una categoria più esposta di altre al rischio di contrarre il Coronavirus? Cosa succede al feto se la mamma è positiva? A questi e altri dubbi risponde la dottoressa Elisa Sipio, ginecologa del Centro Medico Santagostino.

Le donne gravide sono maggiormente esposte al contagio?

Non c’è un maggior rischio di contagio in gravidanza, poiché il rischio dipende dal contatto con individui affetti, indipendentemente quindi dallo stato di gravidanza.

In gravidanza è più alto il rischio di complicanze?

Si ritiene che, in assenza di sufficienti dati, sia opportuno considerare le donne gravide come una popolazione a rischio per le complicanze da Coronavirus, nella stessa misura in cui lo sono per l’influenza stagionale, in particolare negli ultimi tre mesi di gestazione. Sono attualmente in corso studi clinici per poter esprimere un parere basato su dati più numerosi.

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Come viene trattata la donna incinta con sintomi da Coronavirus?

Anche se non ha fatto il tampone, se ha sintomi la donna in gravidanza viene trattata come infetta. Viene messa in isolamento domiciliare, il caso viene gestito telefonicamente e poi si passa eventualmente alla visita. È bene sapere che in Lombardia chiamando il numero dedicato 800 89 45 45 le donne in gravidanza ricevono risposte da un call center gestito da ostetriche.
Il ricovero è necessario se le condizioni peggiorano (insufficienza respiratoria), così come avviene per il resto della popolazione. Ci sono ospedali dedicati con un percorso apposito per le donne gravide positive: si consiglia di chiedere indicazioni al proprio ginecologo.

Coronavirus e gravidanza, quali precauzioni prendere?

Evitare il contagio è l’unica cosa assolutamente necessaria. Per la categoria delle donne in gravidanza è fortemente consigliato rimanere in casa, delegando alle persone vicine gli acquisti di beni di prima necessità e farmaci. In generale, le indicazioni che vengono continuamente ripetute dagli esperti e sui media, dall’inizio dell’epidemia, sono valide anche per le donne gravide.

Riassumiamole:

  • Evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità.
  • Mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro dalle altre persone.
  • Non toccare oggetti esposti a contatto con molte persone (maniglie, pulsanti).
  • Lavare le mani spesso e accuratamente, con acqua e sapone per almeno 60 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol.
  • Disinfettare le superfici a rischio.
  • Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.

Quali sono i sintomi del Coronavirus in gravidanza?

Una donna incinta deve prestare attenzione agli stessi sintomi del resto della popolazione in caso di sospetta infezione da Covid-19:

  • tosse;
  • febbre;
  • difficoltà respiratorie.

Quali gli effetti del Coronavirus in gravidanza?

Oltre alla compromissione della salute della mamma, è naturale che le pazienti si interroghino sulle possibili conseguenze sulla gravidanza. Al momento non sembra che l’infezione abbia un impatto sul decorso della gravidanza in termini di aumento dell’abortività spontanea.

La mamma può passare il Coronavirus al feto?

Dai primi casi di donne in gravidanza e neonati nati da madri con sintomatologia clinica da Covid-19 descritti in letteratura, sappiamo che il virus non è stato rilevato nel liquido amniotico o nel sangue neonatale prelevato da cordone ombelicale. Non è stato dimostrato passaggio transplacentare.

Come comportarsi rispetto a visite e controlli?

Quando si fanno visite ed ecografie è necessario osservare le precauzioni già elencate, riducendo al minimo la permanenza in sala d’attesa, evitando la presenza di accompagnatori, evitando di toccare maniglie, pulsanti e superfici e lavandosi spesso le mani. Il personale ospedaliero avrà cura a sua volta di rispettarle. I corsi preparto invece al momento sono sospesi. Si ritiene inoltre opportuno rinviare esami invasivi in caso di sintomi influenzali.

Esistono raccomandazioni riguardo al parto?

Stando ai dati raccolti finora, non esistono motivi validi per preferire il taglio cesareo sulla sola base di una Covid-19, qualora non sussistano specifiche indicazioni cliniche materne o fetali.

La mamma positiva al Coronavirus può allattare?

L’OMS continua a raccomandare l’allattamento al seno anche in caso di infezione materna, nel rispetto delle misure igieniche per la prevenzione del contagio: pulizia delle mani e delle superfici, uso della mascherina. Il latte materno, anche qualora la mamma fosse infetta, non è stato riconosciuto come veicolo di trasmissione.

Come proteggere il neonato?

Il rischio, anche per i neonati, resta il contagio per via aerea e per contatto con le secrezioni respiratorie dei pazienti infetti, anche della mamma.

  • Proteggere il bambino dalla tosse e dalle secrezioni respiratorie dell’adulto (utilizzando la mascherina durante le poppate e l’intimo contatto col bambino).
  • Lavarsi le mani spesso in particolare prima delle poppate.
  • Sospendere le visite di altre persone esterne al nucleo familiare convivente.

In caso di isolamento domiciliare della neomamma, come gestire ansia e stress?

Le donne che hanno appena partorito sono sottoposte a maggiore stress e ansia nel momento in cui tornano a casa e sono costrette a stare in isolamento senza poter vedere nessuno, soprattutto se si ritrovano a gestire con il partner l’arrivo di un primo figlio. Occorre prestare particolare attenzione a questo momento di fragilità. Con l’aiuto della tecnologia, è bene chiedere supporto alla propria rete sociale ed eventualmente rivolgersi a servizi di psicoterapia a distanza.

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Credits foto: Bambino foto creata da freepik – it.freepik.com