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Covid-19, cosa fare con i bambini in casa

Bambini e ragazzi di tutta Italia sono a casa, lontani da aule scolastiche e attività sportive organizzate. Come pianificare le giornate e quali attività proporre? Una serie di consigli per condividere al meglio questo tempo cogliendone le opportunità

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Covid-19, cosa fare con i bambini in casa

Il tempo che in queste settimane i bambini trascorrono in casa, lontani dalle aule scolastiche e dagli appuntamenti ricreativi pomeridiani, richiede di essere riempito con attività da fare da soli ma anche in compagnia dei genitori. Pensiamo alle giornate vissute in questa maniera come a un’opportunità.

Con l’obiettivo di creare per loro un clima il più possibile sereno e rilassato, e la premessa di renderci disponibili a fornire risposte chiare ai legittimi dubbi riguardo alla condizione che si trovano a vivere in seguito alle disposizioni nazionali legate alla diffusione del nuovo Coronavirus, proponiamo ai nostri figli e nipoti occupazioni che solitamente possono far rientrare soltanto in parte nella propria routine giornaliera.

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Film e letture da condividere

Sono diverse le realtà che, per agevolare la condizione di bambini e ragazzi che si sono trovati da un giorno all’altro a vivere una sorta di isolamento forzato, offrono i propri servizi per via telematica. È il caso della Fondazione Cineteca Italiana, che ha messo gratuitamente a disposizione in streaming i film del suo catalogo (basta registrarsi sul sito per accedere al ricco archivio).

Nata per l’occasione, invece, è “Lezioni sul sofà“, iniziativa di Matteo Corradini e Andrea Valente, che hanno radunato un gruppo di autrici e autori di libri per ragazzi: sul sito si trovano audioletture, laboratori e giochi, suddivisi per fasce di età. “C’è in giro un virus che si chiama Corona. Le scuole sono chiuse. Per strada consigliano di non andare”, si legge sul sito. “Come fare a scacciare la noia? Ci pensiamo noi scrittrici e scrittori italiani: facciamo noi lezione! Sulle cose più diverse, su quelle che ci piacciono, su quelle che vi piacciono, su quelle che non conoscevate, e su quelle che amate”.

Coronavirus, cosa fare con i bambini in casa

I giovanissimi potrebbero stupirci, riscoprendo il valore della lentezza e allontanandosi in maniera naturale dalla propria vita virtuale e dall’uso degli schermi. Se questo non dovesse accadere, approfittiamo degli aspetti favorevoli della situazione in cui si trovano oggi tutte le famiglie italiane. Proponiamo una routine familiare nella quale inserire solo alcuni momenti della giornata dedicati alla visione film o cartoni; è compito dei genitori arricchire di alternative mattine e pomeriggi dei bambini.

«Concediamo un momento all’interno della routine della giornata in cui usare contenuti tecnologici», dice la dottoressa Francesca Grotta, psicoterapeuta del Centro Medico Santagostino, specializzata in Neuropsicologia dello Sviluppo. «Concedere regolamentando e dare un’alternativa rappresentano la carta vincente per confinare l’uso della tecnologia ad alcuni momenti dedicati. Scegliamo i più utili al funzionamento della routine familiare: il bambino può usare il videogioco, ad esempio, nel tempo in cui un genitore è impegnato a preparare la cena».

Il tempo da condividere con i figli è maggiore, in queste settimane: usiamolo per leggere libri ad alta voce con i bambini, inventare storie, giocare insieme.

A questo proposito Save the Children suggerisce cosa fare con i bambini in casa per l’emergenza coronavirus. Le attività sono suddivise in due aree tematiche: una linguistica e comunicativa, l’altra matematico-scientifica.

Giochi linguistici e comunicativi

L’organizzazione internazionale, che da oltre 100 anni si occupa dei bambini più a rischio, propone:

  • Usare i dadi con immagini e simboli inerenti al mondo delle fiabe: unire le immagini tre alla volta, per inventare e raccontare storie che le includano. La storia può essere poi scritta o registrata con un video o una nota vocale da condividere con gli amici.
  • Realizzare con gli origami (usando fogli colorati e seguendo uno dei tanti tutorial su YouTube) i protagonisti di un racconto popolato da animali, scegliendolo fra i libri di casa o cercandolo online. Ne beneficeranno lettura, precisione, attenzione e la capacità di eseguire un compito con cura.
  • Indovinare la carta pescata da un mazzo di carte illustrate (si possono usare anche immagini prese da libri o riviste). A turno ogni giocatore descrive la sua carta agli altri, che hanno il compito di indovinarla. Un gioco che può essere fatto anche parlando in inglese, così da esercitarsi tutti insieme e rendere l’attività più complessa.
  • Creare un fumetto a tema Coronavirus. Ovvero disegnarlo e raccontarlo, dando spazio alla fantasia e lasciando libertà al punto di vista dei bambini. Un’occasione ludica per rispondere ai loro quesiti e fornire informazioni chiare, magari consultando insieme la pagina sempre aggiornata del Ministero della Salute.

Giochi matematici e scientifici

Per allenare la mente con matematica e geometria:

  • Cucinare insieme, coinvolgendo i bambini nel fare piccole equivalenze e sfidandoli nelle abilità di calcolo, usando le quantità degli ingredienti delle ricette.
  • Dipingere con gli estratti naturali, utilizzando gli scarti prodotti dalla pulizia delle verdure come barbabietole e spinaci. Oppure usare ortaggi di forma differente (carote e broccoli ad esempio) come stampini.
  • Creare un aquilone, per mettersi alla prova in geometria. Anche in questo caso è utile affidarsi a un video tutorial per le istruzioni.
  • Fare il gioco del fazzoletto, ma sfruttando le tabelline. Per tenere in allenamento corpo e mente.

«Per sviluppare le abilità logico-matematiche possiamo ricorre a filastrocche per memorizzare le sequenze numeriche. Oppure possiamo creare delle card per giocare ad associare numeri e quantità, con semplici disegni fai da te (basteranno dieci carte coi numeri e dieci carte con le rispettive quantità rappresentate da pallini dello stesso colore del numero corrispondente). Il conteggio è un altro gioco matematico per tenere impegnati i più piccoli: partire dall’interesse del bambino e creare giochi in cui è necessario mettere gli oggetti in ordine dal più piccolo al più grande o creare gruppi per stabilire quale sia il più numeroso. Infine chiedere sempre al bambino, una volta che ha contato gli elementi, quanti ce ne siano in tutto», suggerisce la dott.ssa Grotta.

«Consiglio anche il gioco di carte “Uno”, che piace molto ai bambini. Tanti gli spunti anche online: consiglio la sezione giochi di matematica di Focus Junior e e Youmath che contiene ad esempio indovinelli, sudoku, giochi di logica».

Giochi in scatola e in inglese

«Anche i giochi in scatola sono un’ottima soluzione, per divertirsi insieme in famiglia e sviluppare le abilità linguistiche», suggerisce. «Ad esempio Dixit, grazie alle figure stimolo, permette di raccontare storie anche elaborate. Le carte sono infatti molto ricche di dettagli, uno strumento utilissimo per l’implementazione del lessico e delle abilità narrative».

I bambini, hanno a che fare molto presto con la lingua inglese, in prima elementare o spesso ancora prima, in età prescolare. «Se vogliamo concentrarci sull’inglese, consiglio i supporto della rete», afferma la psicoterapeuta. «Per i più piccoli basta cercare “magic english” su YouTube per trovare diversi video dove i personaggi Disney salutano o dicono semplici frasi da ripetere insieme agli adulti, giocando insieme. Per i bambini fino ai dieci anni c’è Uptoten, con attività di tutti i tipi, dai disegni alle canzoncine».

Imparare giocando

La dott.ssa Grotta indica diverse attività per sviluppare i pre requisiti dell’apprendimento. «Si tratta di ingredienti necessari al bambino per affrontare al meglio l’ingresso nella scuola primaria: sono le fondamenta per leggere scrivere e fare i calcoli su cui poi si costruiscono gli apprendimenti futuri».

Ecco alcuni giochi fai da te per i più piccoli che vanno ancora alla scuola materna:

  • Cosa c’è qui dentro. I genitori prendono un’immagine o un piccolo oggetto da un sacchetto di stoffa e senza tirarlo fuori  pronunciano la prima sillaba del nome. “Ho trovato un tap-“. Il bambino dovrà completare la parola con la seconda sillaba “po” e a quel punto il genitore tirerà fuori l’immagine o l’oggetto dal sacchetto. Iniziare con parole semplici di due sillabe e solo quando il bambino si sarà esercitato un po’ e non farà errori, inseriamo parole più lunghe continuando ad aumentare la difficoltà gradualmente.
  • Puzzle di parole e immagini. Stampare e ritagliare una ventina di immagini semplici (raffiguranti frutta e oggetti familiari per il bambino). Suddividere ogni immagine in tante parti quante sono le sillabe della parola. Giocare insieme a ricostruire immagine e parola.
  • Discriminazione uditiva. Fare ascoltare al bambino dei suoni diversi (per esempio di differenti strumenti musicali) e di varie velocità e intensità. Esempi: “Quando senti il tamburo salta!”, “Se senti un suono molto forte corri, se invece il suono è molto debole cammina!”. L’obiettivo è che il bambino impari a prestare attenzione ai suoni.

Fare sport in casa e uscire all’aria aperta (con cautela)

Giocare o passeggiare all’aria aperta sono attività che in questo momento vanno inserite con estrema cautela nelle giornate di bambini e ragazzi, rispettando quanto indicato nel decreto legge e le misure comportamentali aggiornate dal ministero della Salute: evitare i contatti ravvicinati mantenendo la distanza di almeno un metro, evitare i luoghi affollati, evitare le strette di mano e gli abbracci fino a quando questa emergenza non sarà finita.

Come afferma la psicoterapeuta Francesca Grotta «è bene approfittare delle giornate sempre più spesso soleggiate, per andare qualche volta al parco. Ma a tutti noi è richiesto un sacrificio: è quanto mai giusto in questo momento evitare i contatti ravvicinati con altre persone».

Facendo ancora ricorso alla rete, si possono trovare diversi tutorial per fare sport in casa, anche proposti dalle associazioni sportive che – in occasione della chiusura di queste settimane – attraverso i social mantengono la comunicazione con i propri iscritti. Proponete ai vostri figli di contattare i propri insegnanti e istruttori, per consultarli chiedendo suggerimenti e consigli per allenarsi in sicurezza fra le mura domestiche.

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