Gravidanza

Sei incinta? Scoprilo subito: ecco i primi sintomi della gravidanza

Fin dai primi giorni dopo il concepimento, una donna può accorgersi di essere incinta facendo caso ai cambiamenti del proprio corpo e delle sue abitudini. Ecco a quali segnali prestare attenzione

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Sei incinta? Scoprilo subito: ecco i primi sintomi della gravidanza

Sin dalle prime settimane dopo il concepimento, la gravidanza può iniziare a dare dei segnali alla donna. Primo tra tutti, evidente, è ovviamente l’assenza delle mestruazioni.

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Quando avviene il concepimento?

Il concepimento avviene quando uno spermatozoo, una piccola cellula costituita da testa e coda filamentosa che ne consente il movimento, incontra la cellula ovarica della donna. Gli spermatozoi si trovano a milioni in una singola goccia di liquido seminale e possono sopravvivere e, di conseguenza, fecondare l’ovulo fino a tre giorni, dopo aver attraversato il canale della cervice fino all’utero e, successivamente, alle tube di Falloppio.

Quanti giorni dopo il concepimento si hanno i primi sintomi della gravidanza?

Ancor prima del mancato ciclo, anche a 3-4 settimane dal concepimento, possono comparire i primi sintomi della gravidanza. Tra questi possiamo citare:

  • modificazioni del seno, che può risultate più teso, più dolente e può aumentare di volume fin dalle prime settimane. Inoltre, l’areola del capezzolo può scurirsi;
  • una particolare stanchezza e sonnolenza;
  • nausea.

Febbre e dissenteria, invece, anche se alcuni lo credono, non sono segnali di una gravidanza: si tratta piuttosto di disturbi che, se capitano in quel momento, sono indipendenti da un eventuale concepimento.
È bene ricordare che tutti questi sono segnali indiretti della gravidanza. Per questo, se una donna ha il sospetto di essere incinta deve comunque eseguire un test. Anche perché questi segnali possono essere molto soggettivi e, per alcune donne, sono del tutto simili a quelli della sindrome premestruale.

Cosa succede nei primi giorni dopo il concepimento?

Sono molteplici i cambiamenti ormonali a cui può andare incontro una donna incinta, in seguito al concepimento. Proprio gli esami relativi ai dosaggi di alcuni ormoni vengono utilizzati per diagnosticare una gravidanza.

In particolare, le beta hcg, ovvero una frazione della gonadotropina corionica umana, sono le proteine comunemente associate ai processi ormonali che si attivano nel corso di una gravidanza.

In una donna incinta, infatti, le beta hcg raddoppiano ogni 48 ore circa per poi stabilizzarsi al termine dei primi tre mesi di gravidanza. Queste molecole proteiche possono essere rilevate nel momento in cui l’ovulo, che è stato fecondato dallo spermatozoo, si impianta nell’utero. Questo può accedere solitamente in un arco di tempo che va dai dieci giorni alle due settimane di distanza dal concepimento.

I test per rilevare le beta hcg possono essere effettuati sia in laboratorio, sia a casa con il test di gravidanza. Viene utilizzata una striscia che reagisce chimicamente se esposta al getto di urina e rileva la presenza di beta hcg cambiando colore.

Per un risultato ancora più affidabile esiste anche il test quantitativo che misura la concentrazione nel sangue delle beta hcg. Viene quindi prescritto per confermare o escludere una gravidanza, ma anche per identificare una eventuale gravidanza ectopica (nota anche come gravidanza extra-uterina), che avviene quando l’ovulo fecondato si impianta in una posizione anomala. In questi casi, infatti, l’incremento dei livelli di hcg è più lento del normale. Solitamente, il tempo di raddoppio è di 48-72 ore.

In caso di gravidanza ectopica, il feto non è in grado di sopravvivere. In queste eventualità il sintomo che molte donne lamentano più spesso è il dolore addominale. Tra gli altri segnali di una possibile gravidanza extra-uterina, ci può essere il sanguinamento vaginale, che è anomalo in quanto una donna in gravidanza non ha le mestruazioni.

In presenza di valori ematici di beta hcg superiori alle 25 milliunità per millilitro, la gravidanza è certa. Viene, al contrario, considerato negativo un test con risultati inferiore alle 5 milliunità per millilitro.

I primi sintomi della gravidanza

Vediamo nel dettaglio, quali sono i primi segnali della gravidanza, che una donna può notare ancor prima dell’assenza del ciclo mestruale.

1. La nausea

La nausea è un sintomo noto per essere tipico delle donne in gravidanza e infatti accompagna circa il 50% delle donne nel primo trimestre.

2. Odori e sapori

Può esserci anche una differente percezione degli odori e dei sapori. E, in particolare, odori che prima erano graditi, possono diventare disgustosi per la donna, come in particolare il fumo di sigaretta, il caffè, o delle sostanze con un odore molto forte come profumi e deodoranti.

3. Maggiore frequenza nell’urinare

Un altro sintomo può essere la frequenza a urinare, perché l’utero inizia a modificare la sua posizione sin dalle prime settimane di gravidanza, dando vita a questa aumentata frequenza minzionale.

4. Stanchezza e sonno persistente

Il progesterone è l’ormone principe del primo trimestre di gravidanza ed è un ormone che tende a rallentare il metabolismo e può dare i suoi effetti su diversi apparati. In particolare, è tipico per le donne in gravidanza soffrire di stanchezza o avere una facilità al sonno persistente durante la giornata proprio perché questo ormone va a rallentare tutto il metabolismo.

5. Difficoltà digestive e stitichezza

Sempre il progesterone può dare i suoi effetti anche su altri apparati dell’organismo della donna. Per questo, la donna incinta fin da subito può riscontrare difficoltà digestive, o stitichezza.

Come si possono alleviare i primi sintomi della gravidanza?

Soprattutto per la nausea alcune accortezze come una dieta leggera (priva di fritti e cibi troppo speziati) con pasti piccoli e frequenti può essere di grande aiuto.

Si tratta di disturbi fisiologici e transitori, anche se non per questo meno fastidiosi. Se la sintomatologia è invalidante, per la donna esistono integratori e farmaci compatibili con la gravidanza che possono alleviarne l’intensità. Prodotti che comunque vanno assunti dopo essersi confrontati con il proprio ginecologo.

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