Proteggere la pelle dei neonati è fondamentale, perché si tratta di tessuti ancora in formazione che passano dal contatto con un liquido (il liquido amniotico) a quello con un gas, l’aria. È quindi una pelle molto delicata, sottile, ancora priva del rivestimento idrolipidico, cioè lo strato di grasso che la protegge dagli agenti esterni.
Quando si valuta lo stato della pelle sono due gli indici di riferimento che i medici tengono in considerazione:
- Il Ph della pelle, che nel neonato ha un valore alto che via via si abbassa, diventando progressivamente più acido. Un fenomeno che permette la formazione del “mantello protettivo” e cioè lo stato di grasso che preserva la pelle.
- La “Transepidermal water loss” (TEWL o TWL, la perdita di acqua transepidermica), cioè la capacità di termoregolazione della pelle grazie all’evaporazione dell’acqua attraverso gli strati più esterni della cute.
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Come curare la pelle del neonato
Essendo molto delicata, la pelle del bambino appena nato ha bisogno di particolari cure.
1. Prodotti specifici
Per evitare problemi, è importante utilizzare prodotti specifici che si trovano comunemente in farmacia, meglio se consigliati dal dermatologo.
2. Il bagnetto
Il bagnetto è un momento di grande relax per il bambino. Il mio consiglio è quello di farlo ogni sera, prima di cena, a una temperatura di circa 37 gradi e in un ambiente che rimanga caldo il più a lungo possibile, cioè anche quando il bimbo è fuori dall’acqua.
3. L’igiene al cambio
Il bambino va lavato, soprattutto nelle zone intime, a ogni cambio del pannolino. Tutte le volte in cui se ne ravvisa la necessità, bisogna usare il sapone specifico per i neonati. In alternativa, se si è fuori casa, si possono usare delle salviettine umide con l’accortezza di utilizzare quelle con profumi poco intensi, meglio ancora quelle non profumate, in modo che non infastidiscano il sonno del bambino o la sua tranquillità.
4. L’idratazione
La pelle va sempre protetta con prodotti delicati, ma idratanti. Durante il cambio, consiglio l’utilizzo delle paste all’ossido di zinco che hanno la capacità di prevenire e guarire irritazioni e arrossamenti. Vanno spalmate nella zona intima perché è più facilmente soggetta a macerazione per contatto con sostanze irritanti come urina e feci.
Oggi questi prodotti non ingessano più la pelle come un tempo, ma sono realizzati in modo da essere più facilmente spalmabili. Ecco perché possono essere usati anche sul viso e sul corpo con facilità.
In alternativa, consiglio di usare oli e burri naturali, o le creme che hanno tra gli ingredienti le acque termali per difendere la pelle dei bimbi dal freddo. In estate, invece, bisogna proteggerli spalmando creme solari con il massimo filtro protettivo.
5. L’abbigliamento
Anche i vestiti sono importanti per la protezione della pelle dei neonati. Sono da preferire i tessuti più lisci. Per l’estate consiglio lino e cotone, mentre d’inverno pile e seta, mentre è da limitare la lana. Sono sempre da prediligere le fibre naturali, evitando quelle sintetiche, e i colori più chiari possibile.
Un’ultima accortezza è quella di lavare sempre i capi prima di farli indossare al piccolo, senza però usare l’ammorbidente, a cui spesso i piccoli sono intolleranti. Meglio poi lavare ad alte temperature, per eliminare i batteri, limitando l’utilizzo dei detersivi
(21 Maggio 2019)