Fare il vaccino antinfluenzale ai bambini è altamente consigliabile in quanto questa fascia della popolazione è tra i principali diffusori dell’infezione virale.
La vaccinazione contro l’influenza, a maggior ragione nel contesto pandemico da Covid-19, può contribuire a ridurre la diffusione dei virus influenzali anche nella popolazione adulta e anziana. La procedura è semplice, gli effetti collaterali sono minimi e si risolvono generalmente in poco tempo. La protezione garantita dal vaccino ha la durata di un anno e copre i vaccinati per l’intera stagione influenzale.
Con l’aiuto dello specialista in Pediatria e Chirurgia pediatrica del Santagostino, Vincenzo Tomaselli, vediamo allora tutto quello che c’è da sapere su questo vaccino.
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Come si esegue il vaccino antinfluenzale nei bambini?
Il vaccino antinfluenzale è un preparato che viene aggiornato ogni anno in base ai ceppi virali in circolazione. Viene somministrato anche ai bambini a partire dai sei mesi di età. La somministrazione avviene con un’iniezione effettuata intramuscolo. Una dose è sufficiente a garantire protezione per un anno. Per i bambini di età inferiore ai nove anni, che non abbiano mai ricevuto prima il vaccino antinfluenzale, la raccomandazione è quella di effettuare due dosi, a distanza di almeno quattro settimane l’una dall’altra.
Dai due anni in su, è raccomandata la somministrazione nel muscolo deltoide, mentre sotto i due anni, si raccomanda l’inoculazione nell’area antero-laterale della coscia.
Come ricorda anche il ministero della Salute, la vaccinazione è altamente raccomandata ai bambini nel caso in cui:
- siano immunodepressi (per rafforzare la risposta immunitaria)
- abbiano subito un trapianto
- siano affetti da disabilità
- soffrano di patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio o malattie cardiocircolatorie
- abbiano malattie croniche al fegato
- siano affetti da patologie infiammatorie croniche o malattie del sangue
- soffrano di insufficienza renale cronica
- abbiano il diabete mellito o altre patologie metaboliche
- debbano effettuare trattamenti chemioterapici
Questi bambini, infatti, in caso di influenza, potrebbero andare incontro a complicanze anche gravi.
Attualmente nel nostro Paese sono disponibili vaccini che garantiscono protezione contro tre o quattro tipologie di virus influenzali.
Quali sono i vaccini antinfluenzali adatti ai bambini?
Per ogni stagione influenzale, viene sviluppata una composizione uniforme del vaccino. Il preparato inoculato ai bambini è lo stesso somministrato agli adulti. Dal 2020, inoltre, è disponibile anche una versione del vaccino che può essere inalata. Si tratta di uno spray nasale la cui dose va suddivisa nelle due narici.
Già utilizzato in Italia lo scorso autunno, ha fatto registrare un’ottima tolleranza da parte dei bambini.
Che problemi può dare il vaccino antinfluenzale nei bambini?
Il vaccino contro l’influenza stagionale può dare effetti collaterali, ma questi sono generalmente di lieve entità. Tra i sintomi più comuni ci possono essere:
- febbre
- dolore nell’area dell’iniezione
- malessere generale
In casi molto rari, alcuni pazienti possono avere reazioni allergiche a una delle componenti del vaccino. In questa eventualità, è importante che il soggetto sia sotto controllo medico per prendere tempestivamente le opportune contromisure.
La vaccinazione andrebbe rinviata nel caso in cui il bambino soffra di malattia acuta. Il vaccino non andrebbe somministrato in caso di pregressa patologia di Guillain Barré.
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Quanto durano gli effetti collaterali?
Gli effetti collaterali del vaccino che, come abbiamo detto, si possono manifestare tipicamente con febbre e malessere generale, si risolvono generalmente in poco tempo. Di solito compaiono a distanza di 6-12 ora dalla somministrazione e possono durare per uno, massimo due giorni.
(14 Ottobre 2021)