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Pubblicato inGenitori

Mal di gola nei bambini: quel che deve sapere il genitore

Il mal di gola è un disturbo che si manifesta spesso nei bambini. Da cosa può essere causato e quali sono i rimedi più efficaci per curarlo? Lo abbiamo chiesto al pediatra

Il mal di gola nei bambini può manifestarsi con una perdita di appetito e difficoltà a deglutire, mentre nel neonato è generalmente riconoscibile dal tono del pianto, che risulta quasi rauco. Si tratta di un fastidio che colpisce con una certa frequenza i piccoli in inverno e nei cambi di stagione. 

Alberto Pozzi, pediatra del Santagostino a Milano, ci aiuta a capire le cause e soprattutto le cure più adatte per il mal di gola nei bambini.

Che cosa si intende con mal di gola nei bambini?

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«Il  termine medico per descrivere questa patologia, molto comune nei mesi invernali, è faringite. Tecnicamente si tratta di una infiammazione della faringe, la parte membranosa dietro la bocca, dove c’è il passaggio dell’aria e della deglutizione. Il sintomo è quello appunto del mal di gola, che potrebbe anche indicare un inizio di forme virali di raffreddore o di influenza».

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Qual è la causa del mal di gola?

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La causa del mal di gola può essere un’infezione virale o batterica.

«Il mal di gola può essere causato da virus come i rinovirus, gli adenovirus o i virus influenzali. Un’altra causa della faringite va ricercata nei batteri come il micoplasma (molto frequente negli anni della scuola dell’infanzia e alla primaria), l’haemophilus influenzae, lo streptococco, la clamidia. Nel lattante si può avere anche una infezione da candida, il famoso “mughetto”, che oltre che sulle guance e sulla lingua si può localizzare sulla faringe».

Come capire se un bimbo piccolo ha mal di gola (visto che non parla)?

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«I bambini di 2 o 3 anni generalmente riferiscono sensazioni come “brucia” o “mi fa male” e presentano un po’ di raucedine. Per capire se si tratta proprio di mal di gola i genitori dovrebbero far aprire la bocca ai figli e guardare se la gola è rossa o presenta placche bianche sulle tonsille. Nel neonato potrebbe presentarsi il mal di gola con il mughetto, caratterizzato dalla comparsa di puntini bianchi in corrispondenza della faringe e potrebbe essere preannunciato da un pianto rauco, non quello solito da 110 decibel».

A che sintomi bisogna prestare attenzione?

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«Oltre a quelli sopra descritti potrebbero comparire altri sintomi come la febbre alta, ma non è sempre così. A volte il mal di gola si presenta anche solo abbinato al raffreddore. In ogni caso provoca inappetenza». La sensazione di bruciore alla gola rende, infatti, faticosa e sgradevole la deglutizione, inducendo nei piccoli un rifiuto del cibo.

Al mal di gola possono associarsi, inoltre, un senso generale di malessere, mal di testa, linfonodi del collo ingrossati e dolenti.

La comparsa di raffreddore, congiuntivite (occhi rossi), tosse e raucedine è più spesso sintomatica di faringiti di origine virale

Il mal di gola batterico da streptococco talvolta può manifestarsi con la comparsa di un esantema, sintomo della scarlattina.

Generalmente quanto dura?

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«Una settimana, dieci giorni massimo. In molti casi si auto risolve da solo. Una delle cause può essere anche l’aria secca che respiriamo in casa: un buon rimedio è quello di posizionare sul calorifero dei contenitori d’acqua con qualche goccia di mugolio (estratto di pino) o di mentolo. Se si ha il riscaldamento a pannelli si può optare per l’umidificatore». 

Ci sono dei rimedi naturali?

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«Per i bambini tra gli 8 e i 10 anni, che sanno gestire il pericolo della pentola piena di acqua bollente, si possono fare i fumenti per alleviare i sintomi: basta mettere nell’acqua qualche goccia di mentolo e mugolio, può anche essere presentato come un gioco. Si può dare da bere camomilla (ai bambini da un anno in su) mentre per chi è già capace, si possono proporre i gargarismi con acqua e malva».

Cosa dare ai bambini per il mal di gola?

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«Buoni risultati si possono ottenere, se il mal di gola è associato a raffreddore o rinite, con pomate emollienti come il Vicks vaporub o la rinoleina (in caso il bimbo fosse asmatico, bisogna consultarsi con il pediatra). Sul bambino più grande anche il Froben colluttorio può essere una buona soluzione».

Si può curare con degli spray? Di che tipo?

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«Esistono spray a base di propoli, ma generalmente il loro sapore non è molto gradito dai bambini: una valida alternativa è l’Imoviral (di origine vegetale) o il Froben spray, che contiene Ibuprofene».

Per il mal di gola sono indicati Tachipirina o Nurofen?

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«Il Nurofen è un ottimo antinfiammatorio, mentre la Tachipirina va somministrata solo con la febbre o se il bimbo è molto infastidito e piange tanto, per la sua funzione analgesica».

Come curare un mal di gola di origine batterica?

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Nel caso in cui eseguendo un tampone faringeo con test rapido o una coltura del tampone si diagnostichi un’infezione da streptococco, al bambino andrà prescritta una terapia antibiotica, che servirà ad attenuare i sintomi, a ridurre il rischio di contagio in famiglia o a scuola e a scongiurare serie (anche se rare) complicanze come la malattia reumatica.

Qualora l’infezione sia dovuta ad altri batteri, non è necessario procedere a una cura a base di antibiotici. Nella maggior parte dei casi, infatti, la guarigione avviene in modo spontaneo nell’arco di 5-7 giorni.

Che correlazione/ rapporto c’è tra mal di gola e coronavirus?

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«Non c’è una stretta correlazione tra mal di gola e Covid-19».

Il mal di gola può colpire anche in estate o è una patologia solo dei mesi freddi?

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«Purtroppo può colpire anche d’estate, perché batteri e virus circolano sempre. Ovviamente con la bella stagione il contagio si riduce poiché le possibilità di stare all’aperto aumentano e diminuiscono le possibilità di contatto stretto».

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Come si può prevenire?

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«Lo scaldacollo può avere una sua utilità perché il bambino generalmente fa fatica a toglierselo da solo, può servire a rallentare il processo di raffreddamento. L’ideale è farglielo indossare prima di portarlo in giro in bicicletta (dietro o sul seggiolino davanti prendono freddo) e dopo che hanno corso. La vera e propria prevenzione è tenere le distanze ed il naso pulito, senza eccessivo ristagno di muco». Prestare attenzione al lavaggio delle mani è un altro accorgimento igienico che si può adottare per prevenire il mal di gola.

Infine, è bene ricordare che il miglior modo per rafforzare il sistema immunitario dei bambini e limitare le possibilità che si ammalino è quello di portarli all’aperto, meglio se lontani da fonti di inquinamento. L’idea di tenere in casa i piccoli per evitare rischi di contagio è controproducente: il ristagno d’aria e gli ambienti chiusi e affollati sono le condizioni che più favoriscono la diffusione dei germi.