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Inappetenza: che cos’è e quali sono le possibili cause


L’inappetenza descrive la perdita di appetito, che può essere dovuta a molteplici cause, sia fisiologiche sia psicologiche. Per risolverla, è necessario intervenire sulla causa che l’ha determinata

Cos’è l’inappetenza?

L’inappetenza descrive una condizione a causa della quale diminuisce la voglia di mangiare. La mancanza di appetito può essere più o meno grave e, in casi estremi, può degenerare in disturbi più complessi come l’anoressia.

Le cause possibili alla base dell’inappetenza possono essere numerose. La mancanza di appetito, infatti, è un sintomo aspecifico che si può manifestare in diverse patologie o condizioni cliniche. In questi casi, quindi, per contrastare l’inappetenza, può essere sufficiente curare la malattia che la causa e, una volta risolta, anche l’appetito dovrebbe tornare.

L’inappetenza e il conseguente ridotto desiderio di mangiare, a loro volta, possono innescare varie altre condizioni, più o meno severe, come la perdita di peso ponderale o la malnutrizione.

In molti casi, alla mancanza di appetito è associata anche la nausea. Questi due sintomi, infatti, si manifestano spesso insieme.

Quali sono le possibili cause?

Abbiamo visto come l’inappetenza può essere uno dei sintomi di svariate condizioni patologiche, ma può anche essere legata a fattori anagrafici come l’anzianità o, ancora, ad aspetti psicopatologici.

Molto spesso, infatti, la mancanza di appetito non è legata ad alcuna ragione fisiologica, ma può essere la manifestazione di disagi psichici o di emozioni negative come la tristezza e, in casi più gravi, di vere e proprie sindromi depressive o altri disturbi dell’umore.

L’inappetenza può manifestarsi anche in alcune specifiche fasi della vita. Una di queste è l’età infantile, nel corso della dentizione, che può provocare una perdita di appetito. Un’altra può essere la gravidanza, in particolare durante il primo trimestre.

Anche alcune sostanze stupefacenti come la cocaina, l’eroina o le metanfetamine possono causare perdita di appetito, così come farmaci quali chemioterapici, morfina, codeina o antibiotici.

Quali malattie causano inappetenza?

Tra le patologie che annoverano tra i propri sintomi l’inappetenza ci sono sicuramente le neoplasie. Possono causare mancanza di appetito e conseguente perdita di peso, tumori come il cancro dello stomaco, del colon o del pancreas. Naturalmente, l’inappetenza è un sintomo così aspecifico che, da solo, non è assolutamente sufficiente a formulare qualsiasi tipo di diagnosi.

La mancanza di appetito può verificarsi anche nelle patologie epatiche di tipo cronico, nei pazienti con insufficienza renale o cardiaca, nelle persone che soffrono di ipotiroidismo. L’inappetenza può essere anche la conseguenza di un’infezione respiratoria.

Come combattere la mancanza di appetito?

A seconda della causa che ha determinato l’inappetenza, si scelgono le strategie migliori per recuperare l’appetito.

Se le ragioni dietro la mancanza di appetito sono di ordine psicologico, può essere necessario intraprendere un percorso psicoterapeutico e, se il medico lo ritiene necessario, affiancare anche una terapia di tipo farmacologico.

Modificare occasionalmente la propria routine, mangiando in compagnia o al ristorante può essere utile a contrastare le forme meno gravi di inappetenza, così come può essere consigliata - non solo per contrastare l’inappetenza - la regolare attività fisica.

Un’altra soluzione possibile è quella di fare tanti piccoli pasti quotidiani che, essendo più leggeri, sono più semplici da digerire e non comportano un carico eccessivo per l’organismo.

Se, invece, l’inappetenza è dovuta ad un tumore, bisogna cercare di mantenere comunque un regime alimentare completo e bilanciato.

In altri casi ancora, in cui l’inappetenza si associa ad una significativa perdita di peso o a cachessia, è necessario rivolgersi al medico per capire se il paziente sta assumendo un apporto nutrizionale sufficiente, se ci sono possibili disturbi dell’alimentazione dietro la sua condizione, se sono presenti segni di abuso di alcol e sostanze stupefacenti o, ancora, se il paziente sta sviluppando una sindrome depressiva.

Infine, se la causa di inappetenza è farmacologica, è necessario rivolgersi al medico per rimodulare la terapia che si sta seguendo ed, eventualmente, modificare il dosaggio. 

È importante, in questi casi, non agire mai di propria iniziativa, modificando autonomamente la terapia o interrompendola del tutto senza la supervisione di un medico.