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Pubblicato inGenitori

​​Quali ricette per lo svezzamento?

Vediamo alcune ricette per lo svezzamento utili per facilitare il passaggio dei bambini verso l’alimentazione solida e per soddisfare le loro esigenze nutrizionali, incoraggiandoli a esplorare nuovi sapori e consistenze.

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Le ricette per lo svezzamento rappresentano un’importante risorsa per i genitori che desiderano garantire una corretta alimentazione ai propri bambini durante questa delicata fase di transizione. 

Dal momento che l’introduzione dei cibi solidi è un passo significativo nello sviluppo del bambino, è fondamentale scegliere alimenti nutrienti e sani.

Le ricette proposte sono pensate per accompagnare il bambino in questo percorso di scoperta e assaggio, offrendo opzioni nutrienti, semplici da preparare e adatte alle sue esigenze di crescita e sviluppo. 

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Cosa s’intende per svezzamento? E quanto inizia?

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Il termine svezzamento”, nel contesto dell’alimentazione infantile, si riferisce all’introduzione graduale di cibi solidi nella dieta del bambino. Questa espressione non è propriamente corretta, dal momento che letteralmente significa “togliere un vizio”, ovvero il vizio dell’allattamento al seno. Quindi, sarebbe preferibile usare, semplicemente, “introduzione dei cibi solidi”, anche perché questo passaggio è spesso accompagnato dall’allattamento al seno come complemento. L’allattamento al seno, in generale, è raccomandato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) fino ai 2 anni di età, perché il latte materno è ricco di molti nutrienti e fornisce importanti anticorpi al bambino.

L’introduzione dei cibi solidi deve avvenire quando il bambino è pronto da un punto di vista psicomotorio. Questo momento è indicato da segnali come la perdita del riflesso di estruzione della lingua e la capacità di stare seduto da solo. Quest’ultima è solitamente raggiunta dopo il periodo di gattonamento, tra i 6 e i 9 mesi di età.

A questo proposito, è fondamentale rispettare il ritmo individuale di ogni bambino e aspettare, in particolare, che abbia un intestino e uno stomaco in grado di digerire e assorbire cibi diversi dal latte materno. Anche se alcuni pediatri suggeriscono di iniziare lo svezzamento intorno ai 5 mesi, è importante notare che l’OMS raccomanda di aspettare almeno i 6 mesi.

Che piatti usare per lo svezzamento?

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Un approccio interessante è l’autosvezzamento, che permette al bambino di esplorare una vasta gamma di cibi in modo autonomo. Questo metodo enfatizza l’importanza di offrire piatti semplici e nutrienti, che fanno parte della propria tradizione culinaria, e che siano anche adatti a tutta la famiglia.

Vediamo alcune ricette per lo svezzamento facili da preparare e che forniscono al bambino i nutrienti necessari. 

Vellutata di porri e patate 

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Si tratta di una ricetta per lo svezzamento delicata, nutriente e di facile preparazione. Si inizia sbucciando e tagliando a pezzi alcuni porri e patate. Si mettono in una pentola con un po’ d’acqua o brodo vegetale e si fa cuocere a fuoco medio fino a quando le verdure non diventano tenere. Una volta cotte, si frulla il tutto con un frullatore a immersione fino a ottenere una consistenza omogenea. Se necessario, si aggiunge un po’ di acqua o brodo per raggiungere la consistenza desiderata.

Patate, carote e zucca in brodo

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Si inizia sbucciando e tagliando a pezzi patate, carote e zucca. Si mettono in una pentola con brodo vegetale e si fa cuocere fino a quando le verdure non diventano morbide. Nel frattempo, si prepara la pastina separatamente in un’altra pentola. Una volta cotte le verdure, si può anche aggiungere la pastina e si mescola bene. Si possono schiacciare leggermente le verdure con una forchetta o frullarle, per ottenere una consistenza più liscia, se necessario.

Fusilli o penne rigate con finocchio e curry 

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Fusilli e penne (e in generale i formati di pasta di questo tipo) sono antisoffocamento, perché anche se il bambino fa fatica a masticare o a inghiottire, data la loro conformazione, l’aria passa lo stesso.

Anche questa è una ricetta per lo svezzamento molto semplice. Si taglia il finocchio a fette sottili e lo si fa soffriggere leggermente in una padella con un po’ d’olio d’oliva e una spolverata di curry e curcuma. Una volta cotta la pasta, si scola e si aggiunge al finocchio. 

Riso e piselli 

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È una classica ricetta della tradizione veneta. Si prepara il risotto facendo tostare il riso in una pentola con un po’ d’olio d’oliva. Si aggiunge gradualmente il brodo vegetale e i piselli freschi o surgelati. Si mescola fino a quando il riso e i piselli sono cotti e hanno assorbito il liquido. Si completa il piatto con una spolverata di prezzemolo fresco tritato e formaggio grattugiato, se gradito.

Pasta e fagioli 

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Per preparare questa pietanza ricca di proteine, si cuociono i fagioli (precedentemente ammollati) in acqua bollente fino a quando sono teneri. Nel frattempo, si cuoce la pasta in un’altra pentola. Una volta cotte entrambe le componenti, si scolano e si uniscono insieme. Si può aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta se si desidera una consistenza più liquida. Si serve la pasta e fagioli, con un filo d’olio d’oliva a crudo.

Stracciatella romana

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Si tratta di un piatto tipico della tradizione romana, completo dal punto di vista nutrizionale. Consiste semplicemente nelle uova sbattute nel brodo vegetale bollente. Quindi, semplicemente si porta a bollore un litro di brodo di verdure, si rompono le uova dentro e si sbattono, fino a farle cuocere nel brodo stesso. Si aggiunge formaggio grattugiato e un po’ di noce moscata. In generale, il bambino nella fase di autosvezzamento può mangiare 1 uovo a settimana. 

Polpetta di broccolo e ricotta

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Si inizia lessando il broccolo fino a renderlo morbido. Una volta cotto, si scola e si trita finemente, e si unisce alla ricotta fresca e un uovo, aggiungendo eventualmente del pangrattato per rendere la miscela più compatta. Si condisce con sale e pepe e si amalgama bene il tutto. Successivamente, si formano delle polpette con il composto ottenuto. A questo punto, si cuociono le polpette in forno per circa 20-25 minuti, o fino a quando sono dorate e ben cotte all’interno.

Quali proteine usare nelle ricette per lo svezzamento?

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Nelle ricette per lo svezzamento, è possibile utilizzare una grande varietà di fonti proteiche per garantire un adeguato apporto nutrizionale al bambino. Vediamo alcune opzioni.

Pesce magro e di buona qualità 

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Il pesce è un’ottima fonte di proteine e può essere consumato dal piccolo. 

Tuttavia, è preferibile il pesce di mare e di taglia media, cucinato al vapore per garantire una consistenza morbida e sicura per il bambino. È consigliabile evitare i pesci di allevamento, per via della presenza di antibiotici nell’acqua, e prediligere il pesce di buona qualità.

Una delle ricette più semplici è la sogliola, per esempio, facile da cuocere e soprattutto da pulire, perché ha una sola lisca. Si può optare per la cottura a vapore, che necessita di soli 10-15 minuti. Sono da evitare i pesci con molte lische, ed è da prediligere il pesce semimagro, come:

  • sogliola
  • branzino
  • spigola
  • trota
  • trota salmonata
  • tonnetti.

Carne e fonti proteiche alternative

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I bambini non hanno bisogno di introdurre la carne, almeno durante tutto il primo anno di vita. Verdure, cereali e legumi sono alimenti estremamente ricchi di proteine e carboidrati.

In particolare tra i cereali che si possono impiegare nelle ricette per lo svezzamento troviamo: 

  • riso
  • mais
  • tapioca
  • miglio
  • orzo perlato
  • grano duro (cous cous, pastina e pasta)
  • farro ben cotto, dal momento che è difficile da masticare
  • fiocchi d’avena e segale per la colazione.

Ovviamente, la scelta degli alimenti proteici dipenderà anche dal bambino e dai genitori, che possono preferire o meno la carne o il pesce. Bisogna considerare, inoltre, che la carne da consumare durante lo svezzamento deve essere liofilizzata, quindi sottoposta a un processo di lavorazione abbastanza importante. 

Una ricetta per lo svezzamento a base di carne, possono essere, ad esempio, le polpette, fatte con la carne trita, quindi morbide e facilmente masticabili da parte del bambino. Inoltre, per quanto riguarda le proteine, è possibile optare per fonti alternative alla carne come i legumi e i latticini, facendo attenzione a scegliere formaggi freschi e non stagionati: i formaggi stagionati, infatti, sono più difficili da digerire.

Un’ottima scelta è per esempio la ricotta, un non-formaggio molto magro, dal momento che si tratta della ricottura del siero. E poi tutti i formaggi freschi, a pasta morbida, come:

  • primo sale
  • caprini freschi
  • robiola. 

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Cosa non dare al bambino durante lo svezzamento?

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Non esistono cibi da evitare in assoluto. Ad ogni modo, nelle ricette per lo svezzamento, è consigliabile limitare l’assunzione di cibi ricchi di grassi e preferire ingredienti freschi e di stagione. Quindi non eccedere con condimenti come burro e olio.

È importante sottolineare che l’alimentazione del bambino durante lo svezzamento dovrebbe essere equilibrata e variegata, mirando a fornire nutrienti essenziali per la crescita e lo sviluppo ottimale del piccolo, mentre si favorisce l’inclusione di tutta la famiglia nel processo di condivisione dei pasti. L’idea generale, quindi, è quella di poter proporre cibi sani, ma che siano adatti a tutta la famiglia, evitando di preparare le classiche pappine solo per il bambino.