L’eritema solare è un processo infiammatorio che si sviluppa in seguito all’esposizione al sole. Particolare attenzione va prestata per i soggetti sotto i tre anni di età per evitare, tramite la prevenzione, l’eritema solare nei bambini.
È provocato da una reazione che induce vasodilatazione cutanea nelle zone fotoesposte. Questo provoca provoca un rilascio di citochine infiammatorie ed istamina, che inducono aumento della permeabilità capillare e flogosi.
Le conseguenze sono:
- arrossamento,
- edema,
- calore,
- prurito,
- bruciore,
- desquamazione,
- formazione di vescicole e bolle.
Solitamente si manifesta alle prime esposizioni solari quando la cute non ha ancora sviluppato meccanismi di difesa naturali quali il pigmento melaninico.
L’eritema solare è soprattutto provocato dai raggi UVB, maggiormente presenti nelle ore centrali della giornata (11.30-16).
I soggetti con fototipo più chiaro, soprattutto 1, sono più a rischio. Occorre però sottolineare che anche i soggetti con fototipo scuro possono andare incontro ad eritema solare in relazione alla quantità di raggi UV assorbita.
I bambini sotto i 3 anni sono più a rischio di sviluppare un eritema solare.
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Quali sono i sintomi
I sintomi sono variabili e solitamente compaiono dopo la prima ora dall’esposizione solare e fino a 24 ore dopo.
Le manifestazioni cliniche sono correlate alla durata e all’intensità dell’esposizione oltre che alla tipologia di pelle.
Dopo poche ore la cute appare arrossata, pruriginosa, calda, dolorosa al tatto, secca. Si può sviluppare edema, vescicole, bolle fino a quadri di ustione.
Talora nei casi gravi si può avere una sintomatologia sistemica con comparsa di:
- febbre,
- brividi,
- mal di testa,
- vertigini,
- malessere generale.
Eritema solare nei bambini, i rimedi più comuni
I rimedi sono molteplici. Possono consistere nell’applicazione nelle zone fotodanneggiate di panni imbibiti di acqua fresca ma non troppo fredda poiché si rischia di provocare un’ustione da freddo.
- Bere molta acqua in modo da idratarsi,
- idratare la pelle con creme lenitive, idratanti e nutrienti.
- Utile anche applicare impacchi calmanti a base di fiori di camomilla, aloe vera ed amamelide.
- Anche una buona alimentazione può aiutare con alimenti ricchi di betacarotene, vitamina E, frutta (soprattutto albicocche, melone, frutti di bosco) e verdure come spinaci e asparagi, che aiutano a rigenerare la pelle e stimolano la produzione di melanina.
- Utilizzare vestiti, cappelli e occhiali da sole che realizzano un filtro fisico.
Come curare l’eritema solare
La cura varia in relazione alla gravità. Nei casi lievi si possono applicare creme idratanti, nutrienti e lenitive. Qualora l’eritema solare fosse più importante talora è necessaria l’applicazione di creme cortisoniche. Nei casi in cui sono presenti vescicole e bolle per evitare sovrainfezioni batteriche è buona norma l’applicazione di creme a base di cortisonici ed antibiotici. Se vi è un coinvolgimento sistemico occorre somministrare FANS, corticosteroidi ed antistaminici.
Eritema, dermatite e scottature: sono la stessa cosa?
Sostanzialmente non vi è differenza. Si tratta di manifestazioni cliniche diverse dello stesso processo infiammatorio scatenato dal sole, in relazione alla gravità del danno.
Fondamentale la prevenzione
La prevenzione è importantissima. Si può realizzare con semplici accorgimenti. Consiste, innanzitutto, nell’applicazione di creme solari con spf molto alto. È buona norma proteggere la pelle applicando più volte al giorno la crema e soprattutto dopo aver sudato e/o fatto il bagno. Evitare sostanze fotosensibilizzanti come profumi e creme profumate e la somministrazione di farmaci fotosensibilizzanti. È bene proteggersi, come detto, con vestiti, magliette, cappelli, occhiali da sole.
Evitare l’esposizione solare nelle ore centrali della giornata. I bambini sotto i 12 mesi non devono essere esposti ai raggi diretti poiché presentano sistemi di protezione cutanea ancora imperfetti. Anche una buona alimentazione è in grado di prevenire la comparsa di eritema solare scegliendo cibi ricchi di acqua, antiossidanti (vitamine A, C ed E, acidi grassi Omega 3 e 6, Saliminerali). Nei casi in cui queste buone norme non dovessero bastare si può optare per la somministrazione di integratori solari.
Fonte foto: Viacheslav_Zhevaha da Pixabay
(22 Luglio 2020)