Neonati

Allattamento al seno, la scelta raccomandata dall’Oms

L'Organizzazione Mondiale della Sanità esorta la scelta dell'allattamento esclusivo al seno fino ai sei mesi di vita del neonato. Nutrimento ma anche consolazione, si tratta di un momento che rafforza la relazione mamma-bambino

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Allattamento al seno, la scelta raccomandata dall’Oms

L’allattamento al seno presenta molti benefici: il nutrimento completo del neonato e il consolidamento della relazione mamma-bambino sono i più noti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento esclusivo al seno per almeno sei mesi, dopo i quali è possibile proseguire l’allattamento per quanto tempo la mamma e il bambino desidereranno. Il ministero della Salute supporta le neomamme anche grazie a specifiche pubblicazioni nelle quali sono elencati i benefici dell’allattamento esclusivo al seno e tutte le informazioni relative agli aspetti di conciliazione dell’allattamento con la ripresa della vita lavorativa, al superamento delle problematiche che possono insorgere durante le prime settimane di vita del bambino, al contesto culturale e sociale.

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Allattamento al seno: nutrimento e consolazione

L’utilità dell’allattamento non è solo quella di nutrire il neonato o dissetarlo. È anche un momento speciale, di incontro tra la mamma e il neonato, un momento in cui si crea la relazione tra la mamma e il bambino. Per il neonato risulta molto piacevole e di consolazione. Questo spiega perché il neonato cerca il seno e quindi il contatto con la madre molto più frequentemente di quanto abbia bisogno di essere nutrito in senso stretto. Pertanto questo non è un aspetto da scoraggiare perché fa parte dello sviluppo armonico e sereno del neonato e della relazione mamma-bambino.

Il tempo di apprendimento

L’allattamento è sicuramente qualcosa di naturale ma non è detto che sia automatico tant’è che è riconosciuto un tempo di apprendimento dell’allattamento di 4 o anche di 6 settimane, sia per la mamma che per il bambino.

È proprio in queste prime settimane dalla nascita del piccolo che possono subentrare le maggiori difficoltà nell’allattamento:

  • le ragadi (piccoli taglietti o abrasioni sul capezzolo),
  • dolori durante l’allattamento,
  • scarsa produzione di latte
  • infezioni del seno.

È utile sapere in questi momenti che non bisogna soffrire e sopportare. Esistono dei professionisti formati nell’allattamento che possono risolvere queste problematiche nell’avvio dell’allattamento, rendendolo un momento piacevole e semplice. Queste figure sono fondamentali per le mamme perché in grado di fornire consigli mirati e personalizzati sulle esigenze e le abitudini del neonato, facilitando questa esperienza per la mamma e il suo bambino.

Supporto a mamma e bambino: gli aiuti dall’esterno

Per definizione, l’allattamento al seno è un compito che spetta esclusivamente alla mamma e necessita di pazienza e di tanto tempo da dedicare in modo esclusivo. Per questo consigliamo, all’interno della famiglia, di distribuire le incombenze che ci sono nella gestione della casa. In questo modo la mamma avrà tutto il tempo per dedicarsi all’allattamento. Invece il papà, i nonni o altre figure di supporto esterno si occuperanno della cucina o delle pulizie. Questo aiuterà la mamma a non vivere l’allattamento come uno stress ma come un momento speciale di incontro per i mesi che durerà.

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