Famiglia

Come gestire una famiglia allargata, consigli ed errori da non fare

Rispettare i tempi del bambino ed essere pronti ad accettare un suo rifiuto iniziale, senza però rinunciare a rifarsi una vita cercando di mantenere al contempo dei buoni rapporti con l’ex partner

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Come gestire una famiglia allargata, consigli ed errori da non fare

Gestire una famiglia allargata al meglio è una sfida per tutti. Pur non essendoci ricette universali – perché ogni situazione è a sé – c’è un presupposto generale, che è quello di mettere al primo posto il benessere del bambino, rispettando i suoi tempi.

«Per farlo, l’unica soluzione è quella di cercare di fare in modo che i rapporti tra i genitori siano il più distesi possibile. Più la separazione è serena, più il bambino può vivere tranquillamente le future relazioni di mamma e papà e il nuovo assetto familiare» evidenzia Elena Saporiti, psicologa e psicoterapeuta del Centro Medico Santagostino.

I problemi più comuni di una famiglia allargata

Le criticità che possono generare più tensioni in una famiglia allargata sono:

  • il conflitto con l’ex compagno;
  • l’accettazione da parte dei figli di un nuovo partner (e dei suoi eventuali bambini);
  • l’accettazione da parte dei nuovi membri della famiglia di figli già esistenti.

«Rispettare i tempi di tutti, presentando i nuovi partner solo al momento opportuno, e garantire il benessere del bambino evitando imposizioni e confusioni, è il modo migliore per gestire queste situazioni».

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Gli errori da non fare

Un genitore separato non deve rinunciare ad amare di nuovo e a trovare una serenità familiare diversa da quella avuta in passato. Ci sono però degli sbagli da evitare per fare in modo che il passaggio sia il meno doloroso possibile.

1. Evitate imposizioni

Non bisogna pretendere che il bambino accetti la nuova situazione. È necessario essere preparati al fatto che, soprattutto all’inizio, la possa rifiutare o esserne scontento. «Ciò che desidera, infatti, è avere la mamma e il papà insieme. Quindi è giusto dargli lo spazio e il tempo necessari per metabolizzare la nuova situazione».

2. Siate pazienti

«Il momento della separazione per l’adulto arriva dopo una fase di elaborazione anche lunga. Un periodo che invece il bambino non ha avuto. Quindi è necessario lasciargli del tempo per poter gestire le sue emozioni e accettare un nuovo partner del genitore e gli eventuali suoi figli».

3. Siate chiari

Quando si ritiene che la nuova storia d’amore sia sufficientemente stabile, è il momento di presentare la nuova situazione al bambino. «Io consiglio di farlo nel modo più naturale possibile, dicendo che si tratta di una persona che è molto importante per mamma e papà. Non è funzionale raccontare bugie, ma nemmeno presentare a freddo la nuova situazione. Meglio introdurre il nuovo compagno in modo delicato e successivamente, quando si è creata una certa routine, dire la verità spiegando al piccolo che si tratta della persona di cui mamma o papà sono innamorati».

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4. Mettete i giusti limiti

In una famiglia allargata può essere facile confondere i ruoli, ma è una cosa da evitare per il bene di tutti. «Il nuovo partner non deve fare le veci del genitore e, soprattutto all’inizio, non deve avere un ruolo educativo, che spetta solo al genitore biologico. Così come è sbagliato far chiamare con l’epiteto di “mamma” o “papà” i nuovi compagni, perché quello non è il loro ruolo».

5. Difendete le vostre scelte

Rispettare i tempi del bambino e accettare che all’inizio possano esserci dei problemi non vuol dire sottostare ai suoi voleri. «Nel momento in cui il genitore presenta il nuovo partner al figlio può essere che non lo accetti. Subito è giusto rispettare questa reazione, ma poi è bene costruire un percorso graduale di accettazione. Quindi è corretto spiegare al piccolo che quella è la vita di mamma o papà, che si comprendono i suoi stati d’animo, ma che insieme bisogna trovare il modo di andare tutti d’accordo».

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