Bastano 15 minuti al giorno per appassionare un bambino alla lettura

Rafforzare il legame adulto-bambino, sviluppare le capacità linguistiche ma anche la sua creatività e il suo sviluppo cognitivo. Leggere ai bambini è fondamentale e bastano 15 minuti al giorno per vederne i risultati. Ecco come fare e quando iniziare

Scopri il centro pediatrico
Bastano 15 minuti al giorno per appassionare un bambino alla lettura

Leggere ai bambini è importante: stimola lo sviluppo del linguaggio, arricchisce il vocabolario e migliora la capacità e la correttezza dell’espressione e della comunicazione verbale. Gli effetti principali riguardano lo sviluppo fonologico e lessicale (sia espressivo che recettivo) e la comparsa delle abilità di letto-scrittura.

Due fattori determinanti nel favorire queste competenze sono sicuramente l’inizio precoce di questa attività e la sua frequenza, che dovrebbe tradursi in una routine familiare. Regalare un libro è quindi un atto d’amore, un modo efficace per promuovere la frequenza della lettura.

Prenota la prestazione più adatta a te

I benefici di leggere ai bambini

Raccontando storie e fiabe, si stimolano i bambini ad ampliare i loro orizzonti e a crescere più consapevoli. Tanti sono i benefici della lettura per i più piccoli:

  • La lettura promuove la creazione di un vocabolario più ampio e di costruzioni sintattiche più complesse, perché il linguaggio contenuto nei libri è più sofisticato di quello che caratterizza le interazioni quotidiane.
  • Incoraggia la curiosità e la creatività e agevola lo sviluppo di immaginazione e fantasie.
  • Favorisce lo sviluppo cognitivo e la comprensione del mondo e della realtà circostante.
  • Il bambino si immedesima nei personaggi e ciò favorisce l’emergere di capacità logiche e l’apprendimento di valori culturali.
  • È importante anche per lo sviluppo socio-emotivo. Il bambino ha bisogno dell’aiuto degli adulti anche per lo sviluppo delle competenze emotive. Leggere storie riguardanti bambini alle prese con le loro emozioni, soprattutto quelle “difficili” come rabbia o paura, lo aiuta a comprendere meglio che cosa prova e la possibilità e modalità con cui farvi fronte e regolare le sue emozioni. Il bambino impara inoltre ad interessarsi alle proprie emozioni e a condividerle, aspetti che avranno grande rilevanza nella costruzione della sua personalità.
  • Anche le competenze relazionali giovano della lettura: i comportamenti dei personaggi possono insegnargli valori fondamentali, come quello della famiglia e dell’amicizia, e favorire comportamenti prosociali.
  • Rafforza la relazione adulto bambino. Come il gioco, la lettura è un’attività piacevole e che contribuisce allo strutturarsi del legame tra genitore e bambino.

Quando iniziare a leggere a un bambino

Alcune ricerche hanno dimostrato che è bene iniziare a leggere ai bambini già dalla nascita; i neonati preferiscono le filastrocche che sono state lette ad alta voce durante la gravidanza. Sembra infatti che i neonati abbiano una memoria neurobiologica inerente tali suoni e siano in grado di rilevare ed elaborare il discorso durante la lettura di storielle.

  • Nei primi 6 mesi di vita poi il bambino acquisisce capacità di attenzione visiva congiunta, orientamento spaziale e percezione degli oggetti, che gli consentono di partecipare maggiormente all’attività, seguire i segnali dell’adulto e manipolare fisicamente i libri.
  • Inizialmente, è bene prediligere ninna nanne e filastrocche, poi verso l’anno di età libri tattili e orali con forme e colori.
  • Tra i 12 e i 24 mesi si può optare per libri che riguardano temi come momenti della giornata ed emozioni, scritti con frasi semplici e brevi.
  • Già a 2-3 anni i bambini imitano i genitori nel comportamento della lettura e iniziano ad identificarsi nei personaggi, adottando anche il loro punto di vista.
  • Dai 3-6 anni iniziano a farsi domande e ad interagire con la storia.

La lettura congiunta

Negli ultimi trent’anni un ricco filone di studi si è occupato dell’attività di “lettura congiunta” e dei suoi effetti sullo sviluppo comunicativo e linguistico. La lettura congiunta inizialmente è centrata sull’attività di denominazione (ad esempio «cos’è questo?» indicando l’immagine) e successivamente sulla costruzione della storia (ad esempio, «dove va?», «cosa fa?»).

Di pari passo, il bambino impara a riconoscere l’oggetto, ad associarne il nome e successivamente a descrivere gli eventi narrati.

Nonostante la lettura congiunta abbia una configurazione e un’evoluzione tipica, molteplici caratteristiche contribuiscono a distinguerne la qualità. Queste riguardano principalmente:

  • le caratteristiche individuali dell’adulto (ad esempio, la sensibilità alle competenze del bambino e conseguente adattamento a queste, ricchezza lessicale, stile d’interazione);
  • le caratteristiche del bambino (età, temperamento, competenze cognitive e linguistiche);
  • la loro esperienza relazionale (il tipo di attaccamento);
  • il tipo di libro scelto (narrativo, descrittivo, in rima);
  • il contesto dell’interazione (ad es. presenza o assenza di altre persone, ritualizzazione).

La lettura congiunta dei libri per l’infanzia svolge un ruolo notevole per i bambini in età prescolare, già dal secondo anno di vita, nel favorire lo sviluppo linguistico e l’alfabetizzazione del bambino.

Come leggere ai bambini

Il contesto da prediligere è sicuramente l’ambiente domestico, vissuto come noto e sicuro dal bambino. Ci si può mettere comodi, sul divano, su un tappeto o nella cameretta, accoccolarsi e leggere insieme.

Scegliere un luogo accogliente, lontano da rumori e fonti di distrazione (come la tv). Tenere in mano il libro in modo che il bambino possa vedere bene le pagine e, quando sarà più grande, girarle da solo.

Molto importante è il contatto fisico, tenere in braccio il bambino e accarezzarlo mentre si legge, così come quello visivo. Ciò aumenta il coinvolgimento di entrambi i partecipanti e costituisce un ottimo modo di stare insieme, in cui il bambino sperimenta il calore e la sensibilità del genitore, che grazie a questa attività può incrementarsi.

Bastano anche solo 15 minuti al giorno per creare un momento di intimità e scambio reciproco.

I bambini inoltre prediligono le routine e le abitudini, anche quando si tratta di lettura. Una buona pratica riguarda quindi la creazione di un momento routinario dedicato a questa attività, che può essere quello che precede la messa a letto o dopo i pasti. La lettura è un’attività che ha un effetto calmante sui bambini, che in questi momenti delicati ne gioveranno. Altri contesti in cui si può leggere sono quelli che comportano un’attesa. Aspettare il turno dal medico per esempio sarà molto più piacevole e rilassante sia per il bambino che per i genitori se accompagnato dalla lettura di un libro.

Quali libri utilizzare

Anche la scelta dei libri è importante. Vanno preferiti libri che contengono messaggi positivi o istruttivi e morali, e che sono visivamente accattivanti e curati nelle illustrazioni e nei materiali.

Per orientarci possiamo inoltre seguire le indicazioni riportate sui libri stessi relativamente all’età per cui sono consigliati.

L’età del bambino può guidarci anche rispetto alla scelta degli argomenti, ad esempio per quanto riguarda i compiti di sviluppo, per sostenere i nostri bambini in questo. Se il nostro bambino inizia la scuola dell’infanzia potremmo leggere insieme a lui libri che trattano i temi della separazione, dei giochi con i pari o delle nuove amicizie. Per aiutare un bambino rispetto alle paure possiamo leggergli libri di bambini che sono alle prese con queste stesse emozioni. O ancora, possono essere utili libri sulla nascita di un fratellino.

Gli errori da evitare

Diversi sono gli errori che possono fare mamme e papà quando si tratta di leggere al loro bambino.

  • Uno è quello di non porre attenzione o non seguire l’interesse del bambino. Lasciamo che sia lui a scegliere i libri che più gli piacciono, magari portandolo anche in biblioteca.
  • Non preoccupiamoci se il bambino piccolo mette in bocca un libro, è il suo modo di esplorare!
  • Non aspettiamoci troppo dal bambino e non critichiamolo. Leggere insieme non va trasformato in una messa alla prova delle competenze del bambino!
  • Non stanchiamoci. Come nel gioco infatti, anche nella lettura i bambini prediligono la ripetitività. Ci troveremo sicuramente a leggere innumerevoli volte lo stesso libro. Per un adulto può essere noioso, ma ricordiamoci che la ripetizione è uno dei canali principali attraverso cui i bambini apprendono e che favorisce lo sviluppo del linguaggio. Se invece è il bambino ad essere stanco e fatica a prestare attenzione non offendiamoci, riproviamo più tardi.
  • Non smettiamo di leggere ad alta voce quando i bambini imparano a leggere da soli. Oltre al venir meno di un momento di condivisione fondamentale, leggere ai bambini anche dopo i 7 anni può avere un riscontro positivo anche sul rendimento scolastico.

Prenota la prestazione più adatta a te