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Bambini in vacanza: 10 consigli di salute per viaggiare tranquilli

Bastano dei piccoli accorgimenti per garantire la sicurezza e il divertimento dei più piccoli lontano da casa

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Bambini in vacanza: 10 consigli di salute per viaggiare tranquilli

Andare in vacanza con un bambino al seguito può essere allo stesso tempo stimolante e impegnativo. Ma non è certo un’impresa impossibile: le vacanze con i bambini richiedono semplicemente un po’ di attenzione in più, dall’organizzazione prima della partenza, ai farmaci da portare, fino alle strutture in cui alloggiare. A questo proposito, ecco un decalogo di regole da seguire per chi viaggia con i bambini, al fine di evitare spiacevoli inconvenienti.

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1. I farmaci da portare

La Società Italiana di Pediatria raccomanda una lista di farmaci e presidi di uso comune da portare con sé in valigia durante un viaggio, in particolare all’estero, dove non sempre tutti i prodotti sono facilmente reperibili. Tra questi ci sono gel disinfettanti per le mani, analgesici, pomate cortisoniche contro le punture di insetti, un antibiotico ad ampio spettro e creme solari ad alta protezione.

2. Attenzione alle vaccinazioni

Prima della partenza, bisogna verificare se per il luogo di destinazione sono necessari vaccini particolari, soprattutto se si viaggia alla volta di Paesi tropicali. Il Ministero della Salute italiano mette a disposizione un portale nel quale è possibile verificare quali sono i vaccini richiesti nel mondo. È altrettanto importante che il bambino abbia seguito regolarmente il piano vaccinale di routine previsto nel proprio Paese.

3. Viaggiare in aereo con i bambini: tutti i consigli

Viaggiare in aereo con i bambini non presenta particolari problemi per chi non soffre di malattie respiratorie o ha subito recenti interventi chirurgici. Sarebbe meglio sedersi con i piccoli a metà della cabina, dove i movimenti del velivolo si sentono in maniera più attutita e prenotare viaggi serali per conciliare il loro sonno. Utile anche portare con sé i giocattoli e i libri preferiti, ma anche una matita e dei fogli da colorare, per il bambino che ha bisogno di distrarsi durante i viaggi lunghi. Per quanto riguarda i cambiamenti di fuso orario, i bambini sono in realtà meno soggetti al jet-lag rispetto agli adulti. In ogni caso, la Società Italiana di Pediatria consiglia nei giorni prima della partenza di anticipare di 1-2 ore l’addormentamento e favorire l’esposizione alla luce la mattina  in caso di un viaggio verso est; se la rotta è invece verso ovest è utile posticiparlo favorendo l’esposizione alla luce della sera.
Può essere utile con la supervisione del pediatra l’utilizzo della melatonina (regolatore del ritmo sonno-veglia).

4. Viaggiare in auto con i bambini: tutti i consigli

La prima regola per un sicuro viaggio in auto con bambini piccoli è l’uso del seggiolino: se la macchina viene noleggiata è necessario controllare l’efficienza del dispositivo incluso o la compatibilità con il proprio. Inoltre, non bisogna esagerare con i pasti precedenti a un viaggio in automobile, per prevenire possibili attacchi di nausea e vomito. Attenzione anche all’aria condizionata: il flusso freddo e diretto potrebbe provocare raffreddore o irritazione delle vie respiratorie. Meglio vestire il bambino a strati, e gestire il suo abbigliamento in base alla temperatura.

5. Sole sì, ma non troppo

In mare o in montagna, l’esposizione al sole dei bambini è un fattore importante da tenere in considerazione per evitare spiacevoli sorprese. I più piccoli possono essere esposti alla luce solare senza protezione solare soltanto per dieci minuti nelle prime ore del mattino. Poi, potranno prendere il sole solo con una crema ad alto filtro protettivo, meglio se con un cappellino e una maglietta di cotone addosso. Fondamentali anche gli occhiali da sole, per proteggere gli occhi dei bimbi. Si sconsiglia poi di portarli al mare durante le ore più calde della giornata.

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6. Solo cibo sicuro

Non tutti i Paesi del mondo seguono gli standard igienici nel trattamento degli alimenti in vigore in Italia. Inoltre, alcuni agenti patogeni neutralizzati dal sistema immunitario degli abitanti locali possono essere dannosi per il nostro organismo, che non è abituato a fronteggiarli. Per questo motivo, la Società Italiana di Pediatria suggerisce una serie di norme base da seguire per evitare infezioni e intossicazioni: una delle più comuni è la cosiddetta “diarrea del viaggiatore”, patologia che colpisce l’apparato gastro-intestinale provocando febbre, vomito e dolori addominali oltre all’alterazione delle feci. Per prevenire i rischi è necessario bere e lavarsi i denti solo con acqua sigillata, eliminando il ghiaccio nelle bevande; consumare latte solo bollito o pastorizzato; evitare verdura cruda, frutta non sbucciata, uova, carne fredda, gelati e altre preparazioni artigianali; lavare attentamente le mani con acqua e sapone o con salviettine sterilizzanti.

7. Non dimenticare l’acqua

I bambini hanno bisogno di bere spesso, soprattutto d’estate, per integrare liquidi e sali minerali persi durante la giornata. E se gli adulti possono fare a meno dell’acqua per qualche ora, meglio non chiedere ai più piccoli di resistere alla sete: portate con voi sempre un paio di bottigliette e assicuratevi che non rimangano piene.

8. Punture di insetti e malattie infettive

Le punture di insetti sono uno spiacevole inconveniente per i bambini in vacanza. Le più comuni sono quelle delle zanzare, che in alcune parti del mondo possono trasmettere malattie infettive come malaria, dengue o chikungunya. La lotta alle zanzare passa per abiti di colore chiaro che coprano gambe e spalle, scarpe chiuse al posto dei sandali e zanzariere in camera da letto. Sono utili anche gli spray insetticidi (ma solo all’aperto, per evitarne l’inalazione) e i repellenti da applicare sulla pelle o sui vestiti: nei bambini molto piccoli fate attenzione a non metterli sulle mani o si rischia che il prodotto venga ingerito.

9. Mettersi nei panni di un bambino

I bambini in vacanza non devono sostenere ritmi sfibranti, né vivere situazioni stressanti. Per questo, meglio evitare corse all’aeroporto, pasti frettolosi, e nottate fuori casa. Anche l’alloggio è importante: un posto ideale per una coppia senza figli può essere problematico per una famiglia allargata. Su internet è possibile fare ricerche specifiche per i cosiddetti “family hotel”, strutture specializzate nell’accoglienza dei minori che offrono servizi a misura di bambino.

10. Una visita al rientro

Infine, suggerisce la Società Italiana di Pediatria, una visita medica di controllo è auspicabile al ritorno da Paesi ad alta concentrazione di malattie endemiche. È essenziale consultare il pediatra in presenza di febbre, diarrea persistente, vomito, ittero, sintomi urologici o manifestazioni cutanee: nel resto dei casi, l’occhio di uno specialista resta una garanzia in più per rassicurare chi viaggia con i bambini.

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