Famiglia

Bambini sugli sci, i consigli da seguire per un’esperienza divertente in tutta sicurezza

Dall’alimentazione all’abbigliamento, passando per l’attrezzatura e il riscaldamento, ecco tutto quello che c’è da sapere per portare i propri bambini sugli sci

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Bambini sugli sci, i consigli da seguire per un’esperienza divertente in tutta sicurezza

Arriva la prima neve e la voglia di andare sugli sci è grande. Ma qual è l’età giusta per insegnare a sciare ai propri figli? E come bisogna vestirli? C’è qualche accorgimento per quanto riguarda l’alimentazione e il riscaldamento?

Abbiamo fatto tutte queste domande a Francesco Confalonieri, Medico Chirurgo specialista in Medicina della Sport del Centro Medico Santagostino.

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Quando iniziare?

Una buona idea per far prendere confidenza ai piccoli con la neve è quella di portarli verso i due, tre anni nelle stazioni sciistiche, magari quelle in cui sono presenti gli snowpark, e farli scivolare con lo slittino o con il bob.

«La prima volta sugli sci, invece, può avvenire verso i quattro anni – spiega il dottore -. Iniziare presto può essere molto indicato, perché in quella fase i bimbi hanno il baricentro basso e quindi per loro è più facile governare gli sci. Quando crescono, invece, le difficoltà possono aumentare a causa di una maggiore altezza».

Lezione individuale o collettiva?

L’indicazione tassativa è quella di iniziare con un maestro di sci, anche se mamma e papà sono dei grandi sciatori. «Questo perché il lavoro del maestro è proprio quello di insegnare piano piano al bambino la corretta impostazione allo sci. I genitori possono anche sciare molto bene, ma non è detto che sappiano insegnarlo ai loro piccoli».

Detto questo, il consiglio è quello di prediligere dei corsi collettivi, che il bimbo può iniziare verso i cinque anni, in modo da associare all’apprendimento dello sport agli aspetti più ludici e sociali: «In questo modo, sciare sarà per lui un divertimento che vorrà ripetere».

Infine, se i bambini sono portati, verso gli 11, 12 anni gli si può far iniziare l’età agonistica iscrivendoli a una scuola di sci.

Che tipo di attrezzatura scegliere?

«All’inizio gli sci devono essere corti, perché sono più semplici da gestire ed evitano cadute che potrebbero scoraggiare i bambini. Per i primi tempi, poi, non c’è bisogno di acquistare i bastoncini, perché è meglio che imparino a scendere senza, esercitando bene il senso dell’equilibrio».

Da evitare, poi, l’acquisto di attrezzatura non a misura: è più sicuro per l’allievo utilizzare sci, scarponi e bacchette delle giuste dimensioni.

Infine, è sconsigliato lo snowboard almeno fino ai 6-7 anni, «Perché è uno strumento più complesso da governare dal punto di vista motorio ed espone maggiormente i bambini sulla neve a incidenti».

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Riscaldamento, sì o no?

Prima di mettersi in pista è fondamentale scaldare i muscoli. «Così si possono evitare pericolosi incidenti. Un modo molto semplice per farlo è quello di parcheggiare l’auto un po’ più distante rispetto alle piste e farsi 15-20 minuti di camminata con le scarpe normali, gli sci sulle spalle e gli scarponi in mano o nello zaino».

Che cosa mangiare?

È molto importante affrontare una giornata di sci con la giusta dose di energia, soprattutto per quanto riguarda i carboidrati che stabilizzano il livello degli zuccheri nel sangue.

«Se si fa sport la mattina, è bene iniziare la giornata con una bella colazione in cui ci sia un’importante presenza di fette biscottate, con marmellata o miele spalmati sopra, o in alternativa una o due fette di crostata fatta in casa. Per il resto, è bene non cambiare abitudini ma mantenere quelle di sempre: bere quindi tè, latte o gustare uno yogurt a seconda dei propri gusti. Non dobbiamo cambiare solo perché siamo in un altro luogo».

Se, invece, lo sci è previsto il pomeriggio è bene organizzare un pranzo a base di pasta, «magari condita con pomodoro, olio e parmigiano, o con un ragù leggero».

Sulle piste, poi, come spuntino «non c’è niente di meglio di un bel pezzetto di cioccolato fondente. È meglio evitare, invece, qualsiasi tipo di bevanda a esclusione dell’acqua naturale. Tè freddo o succhi di frutta, infatti, potrebbero causare alterazioni della glicemia non semplici da gestire mentre si scia».

Per quanto tempo sciare?

Se si divertono, è difficile che i bambini si stanchino e possono arrivare fino all’esaurimento delle energie. «L’indicazione è comunque quella di non esagerare e di farli sciare massimo due ore, due ore e mezzo. All’inizio, quando i piccoli imparano, c’è bisogno di molta concentrazione dal punto di vista motorio e muscolare: in questo caso, un’ora è il tempo massimo da passare sugli sci».

Come vestirli?

In linea generale, bisogna evitare di coprire troppo i bambini, perché poi sudano e diventa davvero difficile sciare. «Vestiteli a strati, facendogli indossare lo stretto necessario perché non abbiano freddo, ma senza esagerare: ponete particolare attenzione ai piedi e alle mani, che sono fondamentali dal punto di vista della termoregolazione per non sentire freddo. Una buona idea può essere quella di portare un paio di guanti di ricambio: un paio da usare per giocare nella neve e un paio, sempre asciutto, per sciare».

Oltre al casco, obbligatorio per i minori di 14 anni, «Investite nell’acquisto di una buona mascherina per proteggere gli occhi e consentire una migliore visibilità anche in condizioni atmosferiche avverse. Si tratta di una questione di salute e di sicurezza».

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